Piano transizione 4.0 per le imprese italiane

Le imprese italiane che vogliono investire nella digitalizzazione e l’innovazione avranno la possibilità di usufruire ancora delle misure del Piano Transizione 4.0 (ex Impresa 4.0) previste dalla legge di Bilancio 2021. Sono circa 24 miliardi messi a disposizione per aiutare le imprese italiane nel processo di transizione 4.0 e sostenibilità ambientale. Non si parla più dell’iperammortamento e superammortamento, ma del credito d’imposta, con aliquote e tetti maggiorati. Vediamo alcune delle principali misure e novità per l’anno 2021 con proroga al 2022.

Piano transizione 4.0 – proroga delle misure

Innanzitutto, si prorogano le misure principali fino al 31 dicembre 2022, come il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi, gli investimenti R&S, e il credito d’imposta per la formazione 4.0.

Aliquote e tetti maggiorati per beni materiali e immateriali

Per l’anno 2021 sono previsti aumenti dei tetti e delle aliquote per beni materiali e immateriali. A parte le misure per i beni materiali e immateriali degli allegati A e B, è prevista anche un’estensione del credito ai beni immateriali non 4.0 con il 10% per investimenti fatti nel 2021.
Per sapere quali sono i beni materiali e quelli immateriali per usufruire della agevolazioni, potete consultare l’allegato A  e l’allegato B della Legge 232/2016.

Investimenti in beni strumentali materiali 4.0 (allegato A della legge 232 del 2016). Per questi investimenti il credito d’imposta funzionerà come di seguito:

  • per una quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro, l’aliquota sarà al 50% nel 2020, e al 40% nel 2022
  • per investimenti tra i 2.5 milioni e 10 milioni di euro, nuova aliquota al 30% nel 2020, e al 20% nel 2022
  • per investimenti superiori a 10 milioni e fino a 20 milioni di euro – il limite massimo, aliquota al 10% nel 2021 e 2022

Investimenti in beni strumentali immateriali 4.0 (allegato B della legge 232 del 2016). Per questi investimenti, il credito d’imposta funzionerà come di seguito:

  • Il credito d’imposta sarà riconosciuto nella misura del 20%del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a un milione di euro, sia nel 2021 che nel 2022, per gli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2022 / entro il 30 giugno 2023 (se entro il 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto un pagamento pari al 20% del costo di acquisizione).

Anticipazione e riduzione della compensazione con maggiore vantaggio fiscale nell’anno

  • Per gli investimenti in beni strumentali “ex super” e in beni immateriali non 4.0 effettuati nel 2021 da soggetti con ricavi o compensi minori di 5 milioni di euro, il credito d’imposta è fruibile in un anno;
  • È ammessa la compensazione immediata (dall’anno in corso) del credito relativo agli investimenti in beni strumentali;
  • Per tutti i crediti d’imposta sui beni strumentali materiali, la fruizione dei crediti è ridotta a 3 anni in luogo dei 5 anni previsti a legislazione vigente.

Ricerca e sviluppo, innovazione e design.

Anche in questo caso salgono le aliquote e i massimali come di seguito:

  • sale al 20% l’aliquota per investimenti in R&S, e il massimale da 3 a 4 milioni di euro.
  • sale al 10% l’aliquota per innovazione tecnologica e design e al 15% per progetti di innovazione green e digitale, con un massimale da 1.5 a 2 milioni di euro.
  • sale al 10% l’aliquota per il design e ideazione estetica con massimale da 1,5 milioni a 2 milioni di euro.

Credito d’imposta formazione 4.0

È stato esteso fino al 2022 anche il credito d’imposta formazione 4.0 con un ampliamento delle spese ammissibili. Qua rientrano gli investimenti per la formazione dei dipendenti e degli imprenditori.
Le aziende sono sempre più consapevoli dei vantaggi nell’adozione di nuove tecnologie, dalla robotica, al cloud e IIOT e all’automazione industriale, e quelle che sceglieranno ad investire saranno sempre più competitive. È chiaro però, che per raggiungere maggiore efficienza tramite le tecnologie 4.0 servono partners affidabili assieme alla formazione 4.0. E noi in Hile aiutiamo le imprese italiane a raggiungere questi obbiettivi attraverso l’adozione di processi automatizzati. Se interessato ai vantaggi della tecnologia industria 4.0, puoi leggere l’articolo: https://www.hile.it/lautomazione-industriale-per-il-settore-alimentare/
Risorsa ufficiale da consultare: Piano Nazionale Transizione 4.0